Misure post-dehubbing nello scalo di Malpensa
All’indomani del de-hubbing di Alitalia dall’aeroporto di Malpensa – che aveva comportato la perdita immediata di oltre 10 milioni di passeggeri sullo scalo – SEA ha virato su un modello di business basato su una molteplicità di vettori presenti in competizione tra loro, sia in ambito passeggeri che cargo. Questo modello di traffico si conferma ancora oggi una scelta strategica vincente, che ha consentito a SEA di leggere tempestivamente le evoluzioni di mercato, attuando la piena fungibilità e indipendenza dalle scelte di singoli vettori.
2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | TOTALE | |
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Nuovi vettori | 15 | 15 | 9 | 8 | 5 | 52 |
Nuovi servizi * | 118 | 91 | 106 | 39 | 29 | 383 |
Incremento frequenze da parte di vettori già presenti su rotte già operate dai medesimi | 520 | 327 | 228 | 171 | 134 | 1.380 |
Aumento complessivo di frequenze settimanali (nuovi servizi + incremento frequenze) | 638 | 418 | 334 | 210 | 244 | 1.844 |
Le misure assunte per contrastare gli effetti del dehubbing sono consistite principalmente nell’ingresso di nuovi vettori, nell’introduzione di nuovi servizi e nel significativo aumento delle frequenze da parte di vettori presenti su rotte già operate. Un risultato raggiunto anche grazie alla revisione di alcuni accordi bilaterali e alle autorizzazioni provvisorie concesse da ENAC.